La pulizia domestica è da sempre una faccenda delicata soprattutto per quanto riguarda i vetri e gli specchi. Il rischio di vedere gocce di calcare e aloni dopo la pulizia è sempre dietro l’angolo. Fino a quando i lavavetri erano manuali, c’era molto a cui pensare e i tempi si allungavano non di poco. La tecnologia fa però passi da gigante e ci offre il lavavetri elettrico. Come usarlo e qual è il modello ideale?
Come scegliere il miglior lavavetri elettrico
Gli elementi di cui non si può fare a meno nel considerare il modello migliore sono certamente pochi ma fondamentali. Partendo dal presupposto che si tratta di un elettrodomestico che funziona a batteria, occorre valutare il numero di finestre, vetri e specchi da pulire e la superficie di questi. Sul mercato esistono diversi modelli di lavavetri e sebbene ognuno di essi abbia una determinata lunghezza di spazzola, non è possibile trovare spazzole più lunghe di 30 cm. Per questo è sempre bene dare un’occhiata all’autonomia della batteria e rapportarla ai metri quadri che il dispositivo è in grado di trattare. Sulle schede informative, alcune case produttrici specificano anche questo dato. Generalmente i lavavetri presentano un’autonomia proporzionata a circa 80 metri quadrati di spazio trattabile.
Altro importante caratteristica è il serbatoio, che nel lavavetri non consta in un erogatore d’acqua come si è portati a pensare, ma principalmente in un’aspiratore di acqua. Il lavoro che svolge questo dispositivo infatti è quello di rimuovere lo sporco ma soprattutto di eliminare tutte le tracce di acqua prevenendo macchie di calcare e gocce.
Batterie: tempi di autonomia e ricarica
Nelle attività di pulizia è fondamentale l’organizzazione: considerare i tempi prestabiliti che il prodotto impiega per ricaricarsi completamente è fondamentale soprattutto se non si ha tempo ed intenzione di aspettare. Il mercato offre prodotti con batterie a litio, molto comode perché durevoli durante le prestazioni ma svantaggiose da un altro punto di vista perché maggiormente delicate e di vita relativamente breve. La soluzione ideale potrebbe essere quella di cercare un lavavetri con batterie tradizionali che all’occorrenza possono essere sostituite.
Se si opta per la prima tipologia, occorre valutare un tempo di ricarica di almeno 30 minuti/ 1 ora per ottenere circa 30 minuti di autonomia. Sebbene possa sembrare un tempo relativamente breve, in realtà è sufficiente anche per pulire intere vetrate di una casa molto grande. E se si necessita di un momento di pausa, non c’è alcun problema in quanto questi dispositivi sono dotati di un sistema a risparmio energetico che pone l’elettrodomestico in standby.
Accessori
Da annoverare tra gli accessori più utili in assoluto, vi sono i bocchettoni per le superfici curve e l’erogatore a spruzzo. Mentre per il primo non c’è bisogno di presentazioni, per l’erogatore a spruzzo occorre sottolineare che non si tratta di un accessorio sempre presente. Moltissimi lavavetri elettrici non prevedono questa componente che completa l’operazione di pulizia, in quanto non solo rende il lavavetri un dispositivo in grado di aspirare l’acqua e quindi asciugare, ma anche di lavare il vetro o lo specchio grazie ad un piccolo serbatoio separato da quello adibito alla raccolta dell’acqua sporca.
Nei modelli più costosi e comunque sempre a discrezione della casa produttrice possiamo trovare un panno in tessuto particolarmente efficace e adatto ad ultimare le operazioni di pulizia. Solitamente, nei lavavetri adibiti unicamente all’asciugatura, il panno viene fornito per l’insaponatura del vetro e quindi come elemento sostitutivo del serbatoio d’acqua. In ultimo possiamo citare l’immancabile asta telescopica, tipica di tutti gli elettrodomestici adibiti alle operazioni di igiene. Questa consente di giungere nei punti più alti senza dover ricorrere alle sedie e alle scale.
Manualità d’utilizzo
E’ importante che durante le faccende gli elettrodomestici in utilizzo siano maneggevoli e pratici da trasportare. Il lavavetri è uno di questi. per cui tra le diverse considerazioni, un occhio di riguardo anche al peso dello strumento non è da escludere. La soluzione ideale sarebbe scegliere un lavavetri che non sia particolarmente pesante e quindi che abbia un peso inferiore ad 1 kg. Superare questa soglia anche di poco potrebbe nel contesto delle pulizie domestiche affaticare chi maneggia il lavavetri inutilmente. E’ da precisare tuttavia, che se si opta per i modelli a doppio serbatoio, dotati quindi sia di capacità aspirante che di capacità igienizzante, bisognerà fare i conti con una leggera maggiorazione nel peso finale dello strumento. In questo caso, occorre fare attenzione a non farsi mancare l’asta telescopica.
Oltre al peso, concorrono a conferire maggiore praticità d’uso un serbatoio removibile e facilmente smontabile. Questa caratteristica consente di lavare il dispositivo al meglio e ogni volta che lo si desidera.
Migliori marche e fasce di prezzo
Brand conosciuti e affermati sul mercato dell’elettronica sapranno sicuramente assicurare una qualità non paragonabile ad altro. L’esperienza delle case produttrici come Leifheit, Vileda e kercher che da sempre si occupano di questa tipologia di igiene sono garanzia ulteriore di qualità e cura nel dettaglio. Ciò che fa crescere notevolmente il prezzo, oltre alla marca, è certamente la gamma di accessori disponibili. Un lavavetri completo di spazzole, bocchettoni, asta telescopica e doppio serbatoio ha un prezzo sicuramente superiore ai 50 euro. Allo stesso modo, a tempi di ricarica contenuti corrisponde una maggiore prestazione del lavavetri che presenterà un costo superiore alla media. Tuttavia sul mercato sono presenti più possibilità ed è del tutto probabile trovare strumenti anche a costi contenuti appartenenti a case produttrici conosciute.
Ciò che occorre valutare è la capienza del serbatoio che nel caso di superfici ampie da trattare non può essere inferiore ai 200 ml. La batteria agli ioni di litio sono responsabili di un costo nettamente superiore rispetto alle tradizionali batterie a mercurio. Tuttavia maggiore sarà la praticità d’utilizzo offerta, maggiore sarà il prezzo finale di vendita. Generalmente nessun lavavetri supera di molto la soglia di 100 euro.