Considerate per secoli il cibo afrodisiaco per eccellenza, le ostriche rappresentano oggi uno dei frutti di mare più amati in tutto il mondo.
Forse questo amore deriva dallo straordinario profumo di mare che emanano una volta aperte. Oppure dal “tabù” del mangiarle crude, appena la valva inferiore viene divisa da quella superiore. Magari con una spruzzata di buon limone.
L’acquolina si fa già strada nella nostra bocca. Ma se invece di essere al ristorante fossimo al supermercato e trovassimo delle buone ostriche dell’Atlantico, magari in offerta speciale, come dovremmo fare, una volta a casa ad aprirle?
Già perchè il problema delle ostriche sta tutto qui. L’apertura è piuttosto difficoltosa, soprattutto se non si dispone dell’attrezzo adatto. In questo caso, dell’apposito coltello per ostriche.
In questo articolo vi parliamo dei migliori coltelli per ostriche in commercio oggi.
Coltello per ostriche: come si usa?
Il coltello per ostriche non è che un piccolo pugnale. La lama è corta, leggermente panciuta e appuntita. Questo per far sì che la si possa introdurre con la massima precisione nello spazio tra le due valve (i gusci) del frutto di mare.
L’ostrica, a differenza di altri bivalvi come le vongole o le cozze, presenta due valve con forma differente l’una dall’altra. Una convessa con superficie scabrosa e una piatta, dalla superficie piuttosto liscia. Noi dovremo andare a far penetrare il coltello proprio tra le due valve, tenendo in mano l’ostrica con la valva liscia orientata verso di noi.
Quali caratteristiche osservare per scegliere il coltello giusto
La prima caratteristica di cui dovremo tener conto per la scelta del coltello giusto sarà la forma della lama.
Più corta e appuntita sarà, meglio potremo infilarla tra le due valve tenute strette saldamente dal gustoso frutto contenuto all’interno.
La forma, piuttosto caratteristica, del coltello per ostriche è una carta di identità unica volta a identificare un buon prodotto.
Al secondo posto delle caratteristiche di cui tener conto spicca la robustezza. E’ senza dubbio notevole la forza che bisogna esercitare per aprire un’ostrica. Il punto di inserzione tra la lama e il manico è quello che è sottoposto allo sforzo maggiore. Di conseguenza, sarà anche quello che più facilmente cederà.
Al terzo posto la forma del manico. Ne esistono molti e differenti tra loro. Nella scelta del miglior coltello per ostriche dovrebbe rivestire un ruolo importante anche il manico. Questo dovrebbe presentare, nel punto di inserzione della lama, una protezione (una sorta di “elsa” com’era nelle spade dell’antichità) il cui ruolo è quello di proteggere la mano che impugna il coltello da eventuali ferimenti al contatto con il guscio tagliente dell’ostrica.
I materiali
In commercio si trovano coltelli di tutte le forme, dimensioni e soprattutto materiali esistenti.
Inutile dire che si dovrebbe puntare su coltelli resistenti. Largo spazio, quindi, all’acciaio inox (resistente e igienicamente insostituibile), ma anche alla ceramica, all’ottone, fino al polipropilene, ma che sia resistente.
Un occhio alla sicurezza
Insomma, diciamocelo, stiamo utilizzando un coltello appuntito e tagliente. Attenzione quindi a quando lo impugniamo e soprattutto proteggiamo la mano che tiene l’ostrica. Eventualmente con un guanto in maglia di acciaio antitaglio.
Marche di coltelli per ostriche. Le migliori in circolazione
Come per molti altri prodotti di consumo, le marche sono tante e i modelli i più vari. La scelta dovrebbe tener conto della qualità e dell’economia che, spesso ma non sempre, non vanno a braccetto.
Tra i marchi più prolifici spiccano Laguiole, Kitchen Kraft, Tescoma e Pedrini.
Come per le marche, anche per i prezzi ce n’è per tutte le tasche. Si va, infatti, dai 7 euro del più economico agli oltre 170 euro del più ricco e particolare.