Un apribottiglie è uno strumento essenziale per tutti gli amanti del vino: la maggior parte delle bottiglie di vino, ma anche molte di spumante e anche qualcuna di liquore, hanno il classico tappo in sughero che non può essere semplicemente svitato, come si usa normalmente fare con bottiglie di altro tipo. Questi particolari tappi, invece, necessitano di essere estratti, e lo strumento più usato, e pensato e realizzato appositamente per questo è l’apribottiglie.
Come scegliere il miglior apribottiglie
Nonostante si tratti di uno strumento molto semplice, conosciuto ai più e disponibile in poche varianti, anche per la scelta di un apribottiglie si possono individuare della caratteristiche a cui è bene fare attenzione per garantirsi il miglior acquisto possibile anche nell’ottica di utilizzarlo per molto tempo. Di seguito verranno analizzate tutte le informazioni utili e necessarie per essere guidati al meglio nella scelta.
I materiali
I materiali sono sempre tra le prime caratteristiche da tenere in considerazione nella scelta di ogni accessorio, dalla casa alla cura della persona, all’abbigliamento, e lo sono anche nel caso della scelta di un apribottiglie. In commercio vi sono generalmente apribottiglie in plastica e acciaio o interamente in acciaio. Ovviamente, i modelli realizzati interamente in acciaio sono sempre da preferire, in quanto l’acciaio è un materiale più resistente e adatto ad un contatto sicuro con ogni tipo di alimento. Oltretutto, per la natura del movimento che un apribottiglie deve compiere per poter estrarre un tappo in sughero da una bottiglia, e quindi la pressione esercitata, un modello in acciaio è da preferire per sicurezza che duri a lungo nel tempo, mentre la plastica potrebbe rompersi se soggetta ad una pressione troppo elevata per molte volte nel tempo.
La struttura
Classicamente, la struttura di un apribottiglie è abbastanza ingombrante, rispetto al tappo da estrarre, ed è quella dotata di due “braccia” che vengono sollevate al momento dell’inserimento nel tappo e poi riabbassate nella posizione iniziale, esercitando una pressione manuale verso il basso, in modo che il tappo venga estratto con un unico movimento. Ma non si tratta dell’unico modello esistente, bensì ve ne sono altri in commercio che possono essere più o meno differenti da questa versione molto conosciuta, come ad esempio:
- Apribottiglie tascabile, di dimensioni notevolmente ridotte, e che richiede una maggiore forza manuale, in quanto non dotati di braccia per il sollevamento del tappo.
- Apribottiglie elettrici: si tratta di modelli particolarmente tecnologici e di conseguenza molto più costosi, che sfruttano l’azione di un motore elettrico per estrarre il tappo, non necessitando quindi dell’intervento del consumatore, se non per il posizionamento iniziale della bottiglia. Alcuni hanno un corpo centrale voluminoso, adatto ad ospitare l’intera bottiglia, e rappresentano anche un oggetto di arredamento, soprattutto per gli appassionati di vino, che magari hanno anche una zona della casa dedicata alle proprie bottiglie ed altri accessori correlati, come decanter e bicchieri appositi per i vari tipi di vino. Altri, invece, sono in formato tascabile, molto più piccoli ed in un certo senso portatile, e possono essere facilmente ricaricati quando serve con un cavo di alimentazione, solitamente incluso nella confezione, con attacco USB o collegandolo ad una presa di corrente.
- Apribottiglie più semplici, costituiti da un unico pezzo, solitamente in acciaio, non adatto ad essere utilizzato con tappi di sughero, ma con tappi più semplici come quelli per delle bottiglie di birra.
Altri tipi di apribottiglie
Sebbene il classico apribottiglie sia quello dedicato ai tappi di sughero utilizzati nelle bottiglie di vino e, talvolta, spumante, vi sono altri tipi di apribottiglie, dedicati ad ogni altro tipo di bottiglie, anche quelle che meno vi aspettereste.
Ad esempio, vi sono apribottiglie adatti a facilitare l’apertura di bottiglie d’acqua, the freddi e bibite, che spesso possono essere ben sigillate e quindi difficoltose da aprire con le sole mani. Questo tipo di apribottiglie solitamente è formato da un anello in plastica che si stringe attorno al tappo della bottiglia, e uno o due manici da impugnare e far ruotare per riuscire a svitare il tappo ed aprire la bottiglia.
Un altro tipo di apribottiglie può essere dedicato ai tappi in metallo che vengono fissati al collo delle bottiglie di vetro, come alcuni tipi di bibite e, più classicamente, le bottiglie di birra. Questi apribottiglie, come già citato, sono costituiti generalmente in metallo, e composti di un unico pezzo, a cui a volte può essere incollata una decorazione o un magnete, e all’altra estremità è praticavo un foro con dei denti che sono in grado di agganciarsi al tappo della bottiglia e, tirando verso l’alto, di deformarlo e separarlo dalla bottiglia.
Le migliori marche e le fasce di prezzo
Gli apribottiglie per tappi in metallo sono diffusissimi ed è possibile trovarli anche per 1 € o meno praticamente ovunque, dalle bancarelle dei mercati rionali, ai supermercati, ai negozi di souvenir nelle località turistiche. Gli apribottiglie adatti alle bottiglie di sughero, invece, hanno un costo leggermente elevato, che comunque non supera quasi mai i 30 €, e i più costosi sono comunque sempre parte di un set che comprende più elementi, come quello di Smaier, mentre gli altri si aggirano attorno ai 10 €, come gli apribottiglie per vino prodotti ad esempio da Flying_we e Thor Hammer.