Chi è amante del caffè sempre più spesso sceglie di acquistare una macchinetta atta alla preparazione di questa bevanda, un po’ per la praticità e la rapidità che la contraddistinguono, un po’ per vivere anche a casa propria l’esperienza del bar. Quel rito del caffè che nasce già quando si varca la soglia del bar stesso, e che continua quando lo si attende piacevolmente sino a gustarlo in tutto il suo sapore. Ecco allora che, servendosi di una macchina da caffè tra le pareti domestiche – o tra quelle del proprio ufficio – si rende assolutamente indispensabile tenere ben organizzato il “corner” dedicato a questo momento di rilassatezza. Come? Adoperando un portacialde, un’apposita struttura che rende le cialde stesse pronte all’uso, rivelandosi – cosa non da poco – anche un gradevole elemento di arredo. Ed in questa guida ci occuperemo di come selezionare il migliore per sé stessi.
Come scegliere il migliore portacialde
Essere in possesso di un portacialde senza dubbio costituisce un valore aggiunto, non solo per l’ordine che ne deriva, ma anche per la nota di stile che conferisce all’ambiente in cui è collocato. E chi decide di acquistare un simile accessorio, certamente sa cosa sono le cialde. Tuttavia può giovare spendere qualche riga per fare chiarezza, anche alla luce del fatto che talora si tende a parlare indifferentemente di cialde e capsule. Sono sì entrambe sistemi monodose con circa 5-7 grammi di caffè in polvere, dal pratico utilizzo (è sufficiente infatti inserire la cialda o la capsula nello specifico vano, attivare la macchina ed attendere che esca l’espresso), ma non sono in realtà la stessa cosa.
Rigida e formata da un involucro in plastica o in alluminio, la capsula è chiusa in maniera ermetica per conservarne l’aroma e preservarla da umidità e calore. La cialda, invece, è una dose di caffè macinato e pressato, racchiusa tra due fogli di carta-filtro (molto simile alla bustina di tè), che viene introdotta nel porta-filtro (cioè il manico della macchina da caffè che accoglie il caffè). Diverso è l’impatto ambientale, così come il costo. Per quanto concerne il primo punto, la cialda rappresenta la scelta migliore, perché smaltita nell’umido o riciclata, laddove la capsula è da gettare nell’indifferenziato; il prezzo, invece, è di circa 40-50 Euro al Kg per le capsule, a fronte dei 20-30 Euro al Kg per le cialde. Differenze infine – sebbene qui intervenga il fattore soggettivo – anche nel gusto: più intenso e corposo il caffè realizzato con la capsula, ma molto dipende dalla qualità della miscela di cui ci si serve (come vedremo meglio in seguito).
Fatta questa necessaria premessa, passiamo ora ad occuparci, nei prossimi paragrafi, di quelli che sono i fattori indispensabili a cui badare quando si decide di acquistare un portacialde.
Ingombro e materiali
Fa sempre piacere tenere in ordine la propria casa, e di conseguenza anche lo spazio destinato alla preparazione del caffè se si dispone dell’apposita macchinetta: il portacialde “interviene” adeguatamente al riguardo, rispondendo alle diverse esigenze degli utenti, e rivelandosi fondamentale per ottimizzare lo spazio, specie quando questo scarseggia.
Se la cucina o l’ufficio sono di piccole dimensioni, infatti, è preferibile optare per un modello a torre, che si sviluppa in altezza. Altra soluzione è quella di un cassetto portacialde, che occupa certamente un po’ più di spazio estendendosi in larghezza, ma che può essere posizionato sotto la macchina da caffè, ovviamente in presenza di struttura robusta. Un’alternativa pratica ed al contempo intelligente, quest’ultima, ad un piano di lavoro disordinato o all’utilizzo di una o più ciotole o uno o più contenitori. Da apprezzare poi – quali caratteristiche distintive del cassetto portacialde – la scorrevolezza del cassetto stesso (contenente le cialde in modo sistemato ed organizzato), nonché la struttura anti-vibrazioni, la base in gomma antiscivolo, ed il tappetino salva-goccia.
E i materiali? Generalmente l’acciaio inossidabile per la struttura a torre, e plastica o legno, invece, per il corpo del cassetto nel caso del cassetto portacialde. Il legno garantisce senza dubbio maggiore resistenza soprattutto se si intende collocare sopra il predetto cassetto una macchina da caffè piuttosto pesante, ma è un materiale – come facilmente immaginabile – più costoso della plastica, fattore, questo, da non sottovalutare al momento della propria scelta.
Stile
Premesso che in fatto di stile interviene il proprio gusto soggettivo, variabile in base al singolo utente, si suggerisce un modello sobrio e discreto per ambienti come la cucina o l’ufficio, così da non interferire con il resto dell’arredamento.
L’importanza delle cialde
Dopo aver illustrato i parametri a cui attenersi per acquistare un buon portacialde, è opportuno dedicare qualche parola anche alla scelta delle cialde stesse. Va sottolineato che esse rispondono ad uno standard internazionale, sono cioè conformi all’E.S.E (Easy Serving Espresso), cioè hanno dimensioni identiche e sono tutte compatibili con qualunque macchina da caffè, indipendentemente dai brand e dai prezzi. Ma come scegliere le migliori cialde? Senza dubbio bisogna prestare attenzione alla miscela adoperata al loro interno, optando per quella Arabica se si desidera un caffè più aromatico, cremoso e delicato, e per quella Robusta se invece si apprezza un gusto più forte e deciso. Un caffè più equilibrato sarà invece ottenibile servendosi delle miscele miste.
Prezzi e marche specializzate
Quanto costa un portacialde? Variabili in base al modello ed al materiale adoperato, i prezzi vanno orientativamente da 20 Euro circa a 50 Euro circa. Per quanto concerne invece le marche specializzate, CEP, Navaris, SoBuy sono alcuni suggerimenti per un buon acquisto.