Chi ama tè e tisane, ma anche camomilla, caffè e cappuccino solubili, non potrà non trovare questo piccolo elettrodomestico estremamente utile. Ci riferiamo al bollitore teiera, che permette di avere l’acqua alla giusta temperatura e porre direttamente al suo interno in infusione il filtro della bevanda che più si preferisce. Palesi i vantaggi. Innanzitutto un risparmio di tempo, perché l’acqua è portata a 100°C in pochi minuti, e tenendo presente un tempo di infusione di circa 3 minuti, in poco più di 5 minuti è possibile gustare quanto preparato. Con consumi, tra l’altro, assai ridotti, soprattutto se si presta attenzione a spegnere il dispositivo alla temperatura che si desidera.
L’elettrodomestico in oggetto permette inoltre di limitare il numero delle stoviglie utilizzate, in quanto svolgerà esso stesso le funzioni della pentola per riscaldare l’acqua e della teiera da portare in tavola. Non da ultimo, poi, essendo graduato nella maggior parte dei casi, non farà bollire più acqua di quanta ne occorre.
Come scegliere il migliore bollitore teiera
Il mercato mette a disposizione più modelli di bollitore teiera, diversi per caratteristiche, materiali, prestazioni e costi, il che può rendere difficile la propria scelta. Come muoversi, dunque?
Un ottimo punto di partenza è rappresentato dal tipo di uso al quale destinare l’apparecchio in esame, il numero, cioè degli utilizzatori, e la frequenza di detto utilizzo. Analisi, questa, che aiuterà a determinare quello che sarà il “migliore” prodotto per sé. Così, ad esempio, un utilizzo circoscritto all’ambiente domestico sarà un utilizzo soggetto a specifici orari, laddove invece, uno “esteso” all’ufficio, relativo ad un ambiente “comune”, richiederà una capacità elevata – tale da far fronte allo stesso tempo a più bevande – nonché materiali resistenti ad urti. Ed ancora, un elettrodomestico da adoperare in viaggio necessiterà di una forma compatta tale da ridurre gli ingombri.
Fatta questa premessa è possibile ora trattare quelli che sono i parametri di riferimento, imprescindibili ed immancabili in sede di acquisto.
Capacità
Intesa come la quantità massima di acqua – espressa in litri – che può essere introdotta nel bollitore teiera, la capacità è il primo parametro da considerare poiché da esso dipendono le possibilità di utilizzo dell’apparecchio e la sua rispondenza alle necessità dell’utente. L’apparecchio stesso, difatti, talora è adoperato solo per far bollire l’acqua per preparare tè o tisane, altre volte, invece, anche per portare ad ebollizione l’acqua per cuocere la pasta, in modo più rapido di quanto si verificherebbe servendosi della classica pentola.
Reperibili in commercio con serbatoi di capacità tra loro diversa, i bollitori teiere possono “accogliere” acqua da 500 ml sino ad oltre 1,3 l, in base allo specifico uso ed al numero di persone a cui sono destinate.
Aspetti strutturali
Costituisce un parametro di tutto rispetto, sia dal punto di vista pratico, che da quello estetico: la struttura di un bollitore teiera, infatti, influisce sull’utilizzo dell’elettrodomestico – nonché sul suo costo – ma è rilevante anche nell’ottica di un “abbinamento” con l’arredamento della propria cucina.
In merito alla praticità di utilizzo, ad esempio, è importante la forma del manico, che può incidere sull’equilibrio quando si versa e si riempie, e la presenza, o meno del filo. Di rilievo anche i filtri anticalcare, in determinati prodotti estraibili e lavabili, così come la base rotante a 360° e il vano avvolgi-cavo.
Per quanto concerne invece l’aspetto estetico, e dunque il design, di un bollitore teiera, si fa presente la vasta gamma di modelli in commercio, da quelli classici, che richiamano la classica forma della teiera, a quelli più moderni. Vari anche i colori e diverse le forme e le fantasie.
Materiali
Anche i materiali assumono un ruolo di primo piano al momento della scelta, perché indicatori della durata, nel tempo, del proprio elettrodomestico. Il bollitore teiera può trovarsi in plastica resistente, che deve essere atossica e non rilasciare sostanze nocive per la salute se a contatto con l’acqua, nonché riportare il marchio CE. Ma può essere realizzato anche in acciaio (con manico isolato termicamente, che evita le scottature), più robusto e costoso, oppure in vetro (con rivestimento esterno in plastica che isola il corpo dalla resistenza), caratterizzato, quest’ultimo, da una particolare composizione chimica, che impedisce di spaccarsi in presenza di temperature anche elevate.
Tipologie di resistenza
Indipendentemente dal prodotto che si considera – se economico o costoso – ogni bollitore teiera possiede una resistenza interna, di forma, dimensioni e caratteristiche variabili. In particolare, distinguiamo le due seguenti tipologie:
- resistenza “a serpentina” in vista, individuabile ad occhio nudo perché formata da una serpentina situata all’interno del serbatoio ove bolle l’acqua. Sempre presente nei modelli economici e di fascia medio-bassa, può usurarsi con il trascorrere del tempo;
- resistenza piatta, una piastra in acciaio inossidabile sulla base del dispositivo, non visibile da parte dell’utilizzatore. Presente nei prodotti di fascia media e superiori, assicura non solo una bollitura ma anche una pulizia più agevole, poiché non è soggetta a calcare.
Potenza e consumi
Variabile in base alla fascia di prezzo di appartenenza, la potenza del bollitore teiera va da circa 1000-1200 Watt nei modelli economici, a 1300-1700 Watt in quelli di categoria superiore, sino a giungere a 2000-2500 Watt nei prodotti più avanzati. I consumi, in genere, non sono mai eccessivi, anche se vanno rapportati a quello che è l’uso personale. Piccoli accorgimenti possono in ogni caso essere fonte di risparmio: un esempio è quello di far cadere la propria scelta su un modello dallo spegnimento in automatico.
Funzioni aggiuntive
Benché apparentemente “semplice”, l’elettrodomestico in oggetto contempla svariate funzioni, tra cui :
- spegnimento automatico, che consente al bollitore teiera di bloccarsi automaticamente quando l’acqua è stata portata ad ebollizione, e di spegnersi quando viene sollevato dalla base. È una funzione non presente nei prodotti che non funzionano senza fili
- programmi preimpostati (presenti solo nei modelli più ricercati), concretizzantesi in diverse impostazioni di temperatura automatica (da 40°C a 100°C)
- spie luminose, simboleggianti che l’apparecchio è in funzione
- indicatore del livello dell’acqua, che permette la bollitura della sola acqua effettivamente necessaria, evitando così sprechi
Pulizia e manutenzione
Il bollitore teiera richiede una periodica ed accurata pulizia, poiché soggetto, con l’andare del tempo, alla formazione del calcare. E la regolare rimozione del calcare è di ausilio nel ridurre i tempi di ebollizione e nel conservare ben pulito l’apparecchio.
Premesso che – come già anticipato – molti modelli presentano filtri removibili e lavabili, in presenza di diffuse incrostazioni, è bene adoperare il limone o l’aceto con il bicarbonato. Ecco come procedere. Nel primo caso, dopo aver unito all’acqua 1 o 2 cucchiai di succo di limone, si porta il bollitore teiera a temperatura, lasciando che il limone agisca al suo interno almeno per un’ora; quindi si svuota il bollitore teiera stesso, rimuovendo il calcare con una spugnetta delicata. Si risciacqua poi l’apparecchio riempiendolo nuovamente di acqua, e si porta ad ebollizione, procedendo, così, ad un nuovo utilizzo. Se invece si desidera adoperare aceto e bicarbonato, dopo aver riempito il dispositivo per ¾ di acqua, va versato l’aceto sino all’orlo ed aggiunto un cucchiaio di bicarbonato. Si porta ad ebollizione lasciando l’apparecchio pieno per diverse ore e si elimina il calcare con una spugnetta; si procede dunque con un altro ciclo di ebollizione con la sola acqua, e per finire, si svuota l’apparecchio stesso.
Un’alternativa è data da disincrostanti per bollitori in acciaio antimacchia (piccole palline di metallo), da porre all’interno del bollitore, dopo averlo lavato, perché raccolgano i residui di calcare.
I dispositivi in plastica possono essere lavati semplicemente con acqua e sapone, evitando, però, l’uso di spugne abrasive, che danneggerebbero la superficie; gli esterni in metallo vanno anch’essi puliti con acqua e sapone, utilizzando poi un panno in microfibra.
Prezzi e marche specializzate
Indice delle caratteristiche del bollitore teiera, nonché dei materiali utilizzati e delle eventuali funzionalità aggiuntive, il prezzo dell’elettrodomestico oggetto di questa trattazione va dai 10 Euro circa sino ai 100 Euro circa. La scelta, come sempre, è strettamente legata non solo al budget disponibile, ma anche e soprattutto alle proprie esigenze e alla destinazione d’uso del prodotto.
Le marche verso cui orientarsi? Sicuramente quelle note, garanzia di sicurezza ed affidabilità, anche dal punto di vista dell’assistenza post vendita qualora subentrassero problematiche o necessità di pezzi di ricambio. Kenwood, Moulinex, Philips, Severin, Kitchen Aid, sono nomi a cui fare riferimento, così come pure Russell Hobbs, Klarstein, CuisinArt, Smeg.