Pannelli riscaldanti

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Sono ideali per non incidere eccessivamente sul riscaldamento centrale, o per riscaldare ambienti di piccole o medie dimensioni, in particolare quando il freddo si fa sentire con più “prepotenza”. Parliamo dei pannelli riscaldanti, un’avanzata soluzione che si pone come alternativa al classico riscaldamento a combustibile: un sistema di emissione di raggi infrarossi permette di aumentare la temperatura, per una piacevole sensazione di benessere, propagando il calore in modo omogeneo. E consumando davvero poca energia. Il risparmio energetico è infatti l’aspetto positivo più apprezzato dagli utenti – come vedremo meglio nel corso della trattazione – per una spesa in bolletta che va senza dubbio assottigliandosi. I pannelli riscaldanti sono poi ecologici, funzionando esclusivamente a corrente elettrica, senza la produzione di fumi, gas dannosi o odori fastidiosi, e sono leggeri e discreti, nonché belli nell’aspetto, così da costituire anche un gradevole elemento di arredo. Presentano inoltre una manutenzione non particolarmente difficoltosa, e una maggiore sicurezza rispetto alle tradizionali stufe a gas o ai convettori elettrici.

 

Come scegliere i migliori pannelli riscaldanti

Una delle soluzioni suggerite più caldamente per ottenere un risparmio sul riscaldamento, migliorando l’efficienza energetica della propria casa, i pannelli riscaldanti stanno man mano facendo “capolino” in un numero sempre maggiore di abitazioni. Ma come muoversi tra le varie opzioni sul mercato? Indirizzandosi a quella più confacente ai propri bisogni? La scelta potrebbe essere difficile, anche alla luce della recente comparsa di questa nuova ed innovativa forma di riscaldamento, il che invita ad attenersi a specifici criteri-guida, di aiuto in sede di acquisto.

Prima di occuparcene però (nei paragrafi che seguiranno), è opportuno spiegare brevemente il funzionamento che è alla base dei pannelli riscaldanti, funzionamento facente leva sulla trasmissione del calore per irraggiamento: non è l’aria, dunque, ad essere riscaldata, bensì i corpi solidi (come gli oggetti, ad esempio), che trasformano a loro volta le onde ad infrarossi in energia termica. Per una più uniforme diffusione del calore, come poc’anzi anticipato. Siamo perciò in presenza di un funzionamento del tutto differente da quello tradizionale, domestico, che “vede” termosifoni e radiatori di diversa tipologia funzionare per convezione, ossia producendo un circolo d’aria calda e meno calda nell’ambiente circostante. Detto ciò, passiamo ora ad illustrare i predetti criteri-guida.

Potenza e consumi

La potenza globale dei pannelli riscaldanti da installare deve essere proporzionata alle dimensioni del locale da riscaldare. Generalmente, occorrono 300 watt ogni 5 m², pertanto per il riscaldamento di un ambiente di 20 m² è necessario un pannello o più pannelli per un wattaggio totale di 1200 W. Wattaggi superiori si “giustificano” alla luce di altri aspetti, quali ad esempio l’umidità della stanza adibita alla collocazione (per cui sarà richiesta una potenza superiore nel bagno seppur piccolo).

Per quanto concerne i consumi, va sottolineato che un dispositivo come quello in oggetto raggiunge i 60-80°C con una potenza di soli 300-400 watt. Consumi minimi, dunque, che si riducono ulteriormente in presenza di un termostato ambiente, grazie al quale sarà possibile impostare una temperatura massima, al cui raggiungimento il pannello riscaldante si spegnerà automaticamente.

Installazione e tipologie di pannelli riscaldanti

Lo spessore davvero minimo del sistema riscaldante in esame ne consente un’installazione in vari punti della propria casa: si distinguono, al riguardo, pannelli riscaldanti da parete e da soffitto.

  • Pannelli riscaldanti da parete. Da posizionare sulla parete esterna o sulle pareti adiacenti, così da indirizzare l’irraggiamento degli infrarossi all’interno, richiedono un’installazione dai costi piuttosto contenuti. Questa tipologia consente una migliore e più confortevole distribuzione del calore.
  • Pannelli riscaldanti da soffitto. Da installare direttamente sotto al soffitto o sotto al controsoffitto, rappresentano la scelta preferibile nel caso si desideri climatizzare locali di ampie dimensioni – quali magazzini o edifici industriali – nei quali solitamente si riscontrano macchinari o impianti di ostacolo ad un intervento sul pavimento. L’unico “neo” di questa tipologia è dato dalla sensazione che la temperatura sia maggiore sulla testa che sulle altri parti del corpo.

Una precisazione per quanto concerne un’eventuale installazione in bagno, situazione, questa, per la quale è necessario verificare che il pannello riscaldante sia adeguatamente isolato per un ambiente umido e con possibili schizzi d’acqua (come appunto il bagno): il grado di isolamento, sul punto, deve essere IP21 o superiore. Così da non trascurare gli importanti parametri relativi alla sicurezza da adottare.

Struttura, materiali e design

Insieme alla leggerezza ed allo spessore ridotto, anche i materiali di realizzazione sono un parametro importante da valutare. Acciaio, vetro, alluminio, fibra di carbonio, sono diverse le opzioni di scelta, che “conducono” a diversi risultati estetici: acciaio, alluminio e carbonio sono solitamente verniciati in bianco opaco, laddove il vetro può essere decorato oppure a specchio. Ecco quindi come i pannelli riscaldanti divengono veri e propri elementi di arredo, perfettamente inseriti nel contesto della propria abitazione: quelli in vetro, in particolare, sono ideali per essere collocati in bagno.

Funzioni

Alcune funzioni non dovrebbero mai mancare nel dispositivo oggetto di questa trattazione. Le illustriamo qui di seguito.

  • Termostato ambiente. Se presente, può essere integrato sul pannello oppure nella spina: rappresenta una grande comodità poiché non solo rileva la temperatura esistente in un determinato ambiente, ma consente pure di impostare la temperatura che si desidera raggiungere.
  • Timer. Permette di stabilire quando attivare l’apparecchio, così da non incorrere in ingiustificati sprechi di energia quando non si è in casa: ciò in considerazione del fatto che questo sistema riscaldante, così come quello tradizionale, andrebbe tenuto acceso solamente per una parte della giornata.
  • Cronotermostato. I migliori pannelli riscaldanti sul mercato possono essere integrati con il termostato centralizzato, la qual cosa risulta particolarmente utile se si adotta una soluzione “mista” (cioè in parte tradizionale ed in parte con i pannelli infrarossi), oppure quella totalmente tradizionale.

Svantaggi

A fronte dei vantaggi evidenziati, ci si chiede se i pannelli riscaldanti presentino qualche “punto debole”.

Sicuramente la progettazione dell’impianto si rivela piuttosto impegnativa ed articolata, richiedendo un’adeguata informazione preventiva di ogni elemento costruttivo concernente pavimenti e soffitti. Bisogna poi aggiungere che l’installazione di tali dispositivi non è consigliata in tutte le abitazioni, ma solamente in quelle ben coibentate, caratterizzate cioè da un ottimo isolamento termico (con classe di efficienza energetica D o superiore).

Il riscaldamento di un’intera abitazione esclusivamente con pannelli riscaldanti, poi, necessita di un innalzamento della potenza installata, generalmente di 3 kW nelle case italiane. Una piccola caldaia o un piccolo boiler, infine, sono richiesti quale “integrazione”, poiché il sistema di riscaldamento in oggetto non può ad essi sostituirsi.

Prezzi e marche specializzate

Dipendenti essenzialmente dalla potenza dello specifico prodotto, i prezzi dei pannelli riscaldanti vanno da 120 Euro circa, con una potenza di 300 watt, a 200 Euro circa, con una di 500 watt, a cifre comprese tra 350 ed i 1000-1300 Euro circa, in presenza di una potenza di 800 watt o più.  Si sottolinea comunque che a seguito della Legge di Stabilità del 2016, è possibile beneficiare di una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per l’acquisto dei dispositivi in esame.

Per quanto concerne le marche specializzate a cui fare riferimento, Thermal Technology, ThermoJoy e Celsiuspanel, sono nomi che garantiscono un’adattabilità a qualsivoglia esigenza, oltre ad un design curato nei dettagli. Ma se si è orientati verso l’installazione di pochi pannelli riscaldanti, provvedendo autonomamente, brand come Trotec o TecTake sono un’opzione da considerare, che offre linee semplici e costi generalmente contenuti.


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