Migliori condizionatori portatili di Aprile 2024: recensioni, opinioni, prezzi, confronti

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5-in-1 Design: una combinazione di ventola di raffreddamento dell'aria, diffusore di...3 Velocità del Vento: velocità del vento a 3 marce a scelta, la velocità della ventola può...Uso Personale: non è progettato per raffreddare un'intera stanza, ma è destinato a inviare aria...
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Climatizzatore portatile in classe a, compatto (70 cm di altezza e 35 cm di larghezza) e a basso...Capacità di refrigerazione: 9.000 btu/hCon gas refrigerante naturale r290 per il minimo impatto sul riscaldamento globale (gwp = 3)
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“Variante” di quello classico, il condizionatore portatile può, sotto certi aspetti, risultare la soluzione preferibile da adottare. Come quello fisso, attraverso un fluido interno refrigerante sottrae l’aria calda ed umida dall’ambiente in cui è collocato, e la trasforma in fredda ed asciutta, abbassando così, di conseguenza, la temperatura dell’ambiente stesso. Ma anziché essere diviso in due parti (un’unità interna ed una esterna situata esternamente al fabbricato, tra loro collegate attraverso cavi e tubi che si trovano nel muro), esso presenta un unico corpo, per il massimo della compattezza. Il tubo per lo scarico non necessariamente va installato alla parete, ma può spostarsi da finestra a finestra, ed in virtù delle pratiche rotelle, il condizionatore portatile è di agevole trasporto nelle diverse stanze della propria abitazione, dimostrandosi ideale per gli ambienti domestici nonché per i piccoli uffici. Altro punto a suo vantaggio è il costo, inferiore senza dubbio a quello del tradizionale condizionatore.

 

Come scegliere il migliore condizionatore portatile

Come scegliere il migliore condizionatore portatile, quello più rispondente alle proprie esigenze? Premessa l’esistenza di imprescindibili criteri-base a cui badare in sede di acquisto – che saranno trattati di qui a breve – è opportuno fare brevemente chiarezza su quelli che sono i diversi modelli di apparecchi disponibili in commercio.

  • Monoblocco o split. Costituito da una sola unità, il primo presenta un tubo di scarico dell’aria calda da collocare fuori della propria abitazione (ad esempio, balcone o finestra); il secondo modello, invece, è formato da due parti, quella da cui esce l’aria fredda, da posizionare all’interno, ed il condensatore, da disporre invece all’esterno.
  • Solo freddo o a pompa di calore. La prima tipologia raffredda l’aria durante la stagione estiva, mentre la seconda, attraverso la pompa di calore, riscalda anche durante quella invernale: in virtù di un’apposita valvola, detta pompa prende all’aria dall’esterno, riversandola all’interno, che viene così riscaldato.
  • On-off o inverter. Con l’accensione e lo spegnimento automatici a temperatura impostata, il primo modello, una volta acceso, parte alla massima potenza sino al raggiungimento della temperatura desiderata, per poi spegnersi. Il secondo, invece, grazie alla tecnologia inverter, consente una gestione più “progressiva” ed equilibrata del raffreddamento dell’ambiente in questione.

Fatta questa premessa, possiamo ora illustrare i fattori decisivi da tenere presente al momento della scelta di un condizionatore portatile: ce ne occupiamo nei paragrafi che seguono.

Elementi strutturali

Primo fattore da considerare, la struttura si estrinseca essenzialmente nelle dimensioni, che devono essere, per quanto possibile, contenute (si parla, orientativamente, di circa 30×40 cm, con un’altezza di circa 75 cm), cosa che richiede una preventiva verifica dello spazio destinato alla collocazione del dispositivo. Oltre all’ingombro, determinanti sono anche il peso e la trasportabilità agevole da un ambiente all’altro della propria abitazione o del proprio ufficio. Trasportabilità facilitata dalla presenza di pratiche ruote pivotanti, e di una maniglia o rientranza sul lato corto del condizionatore.

Rientrano nella struttura anche la lunghezza del cavo e il tubo di scarico dell’apparecchio. In merito al primo punto, più che la lunghezza – che può giungere sino a circa 2 m – importante è la modalità di avvolgimento del cavo, modalità che nei migliori modelli è a scomparsa, così da non arrecare alcun disturbo durante gli spostamenti. Lungo 1,5 m ed accorciabile in base alle esigenze, il tubo di scarico consente di eliminare l’aria calda e la condensa prodotta per generare aria fredda. Al riguardo va sottolineata la necessità di evitare possibili “restringimenti” dello stesso: sebbene – come anticipato – il condizionatore portatile non richieda l’installazione fissa di un tubo per lo scarico, prevede però, “inevitabilmente”, di essere collocato vicino ad una finestra.

Caratteristiche prestazionali

Premessa la necessità di considerare le dimensioni dell’ambiente da rinfrescare, le caratteristiche prestazionali di un condizionatore portatile sono costituite dalla potenza refrigerante (BTU/h), dalla portata d’aria, e dal sistema refrigerante.

  • Potenza refrigerante. Si esprime in BTU/h – British Thermal Unit/hour – e più alto è questo valore, maggiore sarà la potenza refrigerante del condizionatore. Per poter calcolare, approssimativamente, di quanta potenza si necessiti per refrigerare in modo apprezzabile un dato ambiente, bisognerà moltiplicare il valore di BTU per metro quadrato. Sottolineiamo che quasi tutti i dispositivi hanno una potenza che va dai 6.000 ai 12.000 (ma anche 18.000) BTU.
  • Portata d’aria. Indicata in metri cubi all’ora, ha un’importanza non da poco, in quanto una maggiore portata d’aria comporterà un’aria rinfrescata più rapidamente. Una portata d’aria di circa 250/310/350 m3/h è quella di un buon modello.
  • Sistema refrigerante. Può essere ad aria-aria o ad aria-acqua. I modelli caratterizzati dal secondo sistema, benché più potenti, presentano lo svantaggio di un consumo e di una manutenzione maggiori, poiché prevedono una cisterna per l’acqua. Motivi, questi, che fanno propendere per i condizionatori portatili ad aria-aria: nonostante la potenza inferiore, hanno dalla loro parte il non essere “legati” alla capienza della tanica, nonché una manutenzione non particolarmente impegnativa per far fronte all’eccessiva insorgenza del calcare.

Aspetti funzionali

Non tutte indispensabili, le funzioni rendono il condizionatore portatile più o meno versatile e dunque rispondente a più necessità. Ecco di seguito elencate le principali.

  • Timer. Regolabile con un telecomando nei modelli più sofisticati, permette di indicare la temperatura desiderata e l’ora di avvio/spegnimento dell’apparecchio;
  • Smart. Individua la temperatura e regola in modo automatico la potenza refrigerante occorrente;
  • Sleep. Dedicata al funzionamento durante la notte, garantisce la silenziosità del dispositivo;
  • Ventilazione/deumidificazione. Entrambe funzioni accessorie, la prima consente una più rapida circolazione dell’aria nell’ambiente, la seconda, invece, regola l’umidità nell’aria.

È importante sottolineare come le predette funzioni possano essere regolate sia manualmente, attraverso manopole o pannello digitale, che mediante telecomando, prevedendo una personalizzazione – negli apparecchi più avanzati – su una scala di valori di almeno 3 livelli.

Consumi

Dipendenti dalla tecnologia adoperata per produrre aria fresca, i consumi sono deducibili dalla classe energetica a cui il condizionatore portatile appartiene. Indicata con un valore espresso in una scala dalla A alla G, essa costituisce uno dei più importanti parametri da considerare: un apparecchio con una classe di efficienza energetica pari ad A presenta un consumo di energia inferiore rispetto ad uno con classe B.

Impatto ambientale

Il maggiore o minore impatto ambientale non è dato esclusivamente da un maggiore o minore consumo. Va infatti considerato che il funzionamento del condizionatore portatile – come sottolineato ad inizio trattazione – avviene in virtù di un fluido termovettore, ovvero di un gas refrigerante, il cui impiego e smaltimento può inquinare l’ambiente.

L’impatto ambientale dei gas refrigeranti è indicato da due parametri: il Global Warming Potential (GWP, potenziale di riscaldamento globale) e l’Ozone Depletion Potential (ODP, potenziale di esaurimento dell’ozono), e la UE ha deciso in merito che entro il 2025 bisognerà rinunciare a tutti quei gas refrigeranti con GWP superiore a 750.

Rumorosità

Altro fattore decisivo in sede di un acquisto è la rumorosità, se si tiene presente che il condizionatore portatile può essere utilizzato anche durante le ore notturne, dovendo per ciò stesso assicurare il minore disturbo possibile. Bisognerà, in merito, fare riferimento ai dati relativi ai decibel (dB) indicati sulla scheda del prodotto e sull’etichetta energetica: più basso sarà questo parametro, più silenzioso sarà il modello. Generalmente l’apparecchio in oggetto ha un grado di rumorosità compreso tra i 40 ed i 60 dB, che in alcuni modelli, in modalità sleep, possono scendere anche a 20.

Prezzi e marche specializzate

Variabili in base alle prestazioni e funzionalità offerte da ogni prodotto, i prezzi possono in linea di massima dividersi in 3 fasce:

  • fascia di prezzo bassa (300-400 Euro)
  • fascia di prezzo media (400-500 Euro)
  • fascia di prezzo alta (cifre superiori a 500 Euro)

E le marche verso cui indirizzare la propria scelta? Il mercato vede aziende rivolte esclusivamente alla produzione di prodotti della tipologia in esame: De’Longhi e Argo sono i leader del settore, ma vanno segnalati anche altri nomi, quali Olimpia Splendid, Electrolux, Zephir. Si raccomanda di orientarsi sempre verso brand conosciuti, di indubbia affidabilità ed assistenza in fase post-vendita.


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