Rappresenta una valida soluzione per riscaldare in modo rapido ed efficiente un ambiente della propria casa, di superficie generalmente compresa tra i 20 e i 40 mq, come la camera da letto ad esempio o i bagni, i quali ultimi tendono ad essere sempre un po’ più freddi ed umidi. Ed i suoi consumi sono alquanto limitati, perché continua a diffondere calore anche dopo lo spegnimento. Parliamo del radiatore ad olio, un apparecchio che nella struttura richiama quella di un termosifone: come quest’ultimo è caratterizzato infatti da una serie di “colonne” (in acciaio, ghisa o alluminio), cioè di pannelli radianti – in numero variabile – ma se ne differenzia perché all’interno contiene un olio particolare (i liquidi siliconici) che arriva ad elevate temperature e le conserva più a lungo del classico termosifone ad acqua. Nello specifico, una volta acceso l’apparecchio stesso – collegandolo semplicemente alla presa di corrente – l’olio si riscalda in virtù di una resistenza, e raggiunta la temperatura adeguata, inizia ad effondere calore lentamente ma in maniera omogenea, riscaldando al tempo stesso i precitati pannelli radianti.
Come scegliere il migliore radiatore ad olio
Come or ora sottolineato, il radiatore ad olio si rivela particolarmente adatto per riscaldare ambienti di metratura circoscritta, nei quali si desidera mantenere al tempo stesso salubrità e comodità di permanenza. Ma quando e perché veicolare la propria scelta verso questo apparecchio piuttosto che verso un altro? Il procedimento di diffusione del calore alla sua base – che avviene attraverso il riscaldamento dell’olio appunto – non è istantaneo, ma a questo “neo” si contrappone un indubbio aspetto positivo, quello cioè di conservare il calore nell’ambiente di destinazione per un tempo superiore a quello degli altri tipi di stufe elettriche in commercio (ciò in quanto l’olio non si riscalda rapidamente).
E sono anche altri i vantaggi del radiatore ad olio: esso infatti non richiede installazione né manutenzione, è agevole da spostare da un ambiente all’altro, silenzioso (data l’assenza di ventole e parti in movimento) e contenuto nel prezzo. E ancora, non inquina l’ambiente con residui di combustione, ed ha un consumo energetico di gran lunga inferiore (anche fino al 75% in meno) a quello di altri dispositivi: ciò in quanto una volta raggiunta dall’olio la specifica temperatura, l’apparecchio si spegne automaticamente. Olio che – è importante evidenziarlo – non necessita mai di essere cambiato o rabboccato.
Ma come fare la “giusta” scelta? Premessa l’esistenza di determinati e ben precisi criteri-base – che saranno analizzati nei paragrafi che seguono – bisogna innanzitutto considerare se il radiatore ad olio sarà l’unica forma di riscaldamento in casa, o se andrà ad integrarne una già esistente: nel primo caso sarà opportuno indirizzarsi verso un apparecchio di elevata potenza, nel secondo, invece, verso uno mediamente potente.
Potenza e consumi
Primo fattore da tenere presente, la potenza incide sulla velocità di riscaldamento e sulla temperatura: maggiore è la potenza del radiatore ad olio, più rapidamente infatti l’ambiente in cui esso è collocato si riscalderà, raggiungendo la temperatura ideale.
I migliori modelli sul mercato possono raggiungere una potenza di 2000-2500 watt, permettendo tra l’altro di impostare la potenza stessa su due o tre livelli, così da adattarla alla stanza da riscaldare senza sprecare energia non necessaria. Per un ambiente di dimensioni contenute, comunque, si suggerisce di optare per un apparecchio da 500 watt con un unico livello di potenza, che ovviamente risulterà meno oneroso dal punto di vista economico.
Alla luce di quanto or ora esposto, va da sé che i consumi siano direttamente proporzionali all’utilizzo al quale il radiatore ad olio sarà destinato: un ambiente da riscaldare, di dimensioni più grandi, richiederà una maggiore energia da parte del radiatore stesso.
Struttura, numero di elementi e design
Come già anticipato, il dispositivo oggetto di questa trattazione si caratterizza per la presenza delle “colonne” (di numero variabile, 5 o 7 ad esempio): più elementi ci saranno, più ampia sarà la superficie riscaldante e più velocemente il calore potrà essere propagato.
Per quanto concerne l’aspetto legato al design, benché questo non sia un parametro di gran rilievo, nulla toglie che non possa essere considerato in sede d’acquisto. Il mercato, al riguardo, offre tanti modelli, caratterizzati da forme armoniose e tinte piacevoli che ben si adattano al proprio arredamento.
Peso e trasportabilità
Sono parametri da non trascurare, in quanto più il dispositivo sarà leggero, più sarà agevole trasportarlo da un ambiente all’altro della casa, a seconda del bisogno. In particolare, concorre ad una maggiore trasportabilità la presenza di ruote e maniglie, con cui spostare di peso o spingere l’apparecchio.
Una nota va alla lunghezza del cavo di alimentazione, generalmente compresa tra 1 e 2 metri, che assume rilievo per collegare con facilità il radiatore ad olio alla presa di corrente. Tramite l’avvolgimento automatico detto cavo sarà ritirato ed avvolto in una bobina.
Termostato per impostare la temperatura
Il termostato di regolazione automatica è di estrema importanza per l’impostazione della temperatura desiderata: il dispositivo si spegne una volta raggiunta la temperatura ottimale, riaccendendosi automaticamente nel momento in cui la temperatura stessa scende al di sotto dei livelli segnalati.
Sistemi di sicurezza
Siamo in presenza di un apparecchio che produce calore, ragion per cui tutti i migliori modelli sono capaci di regolare accensione e spegnimento così da ovviare a qualsivoglia inconveniente: appositi sistemi di sicurezza soccorrono infatti in caso di surriscaldamento atipico o di caduta accidentale, prevedendo inoltre la funzione antigelo. Detta funzione, che comporta l’accensione automatica qualora la temperatura scendesse sotto i 5°C, si rivela di estrema utilità per impedire la formazione di brina – che potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento del radiatore ad olio – e l’eccessivo raffreddamento dell’ambiente se la temperatura dovesse scendere sotto lo zero.
Prezzi e marche specializzate
Variabili in base alla presenza o meno di caratteristiche aggiuntive (quali, ad esempio, il termostato ambientale, o un design più curato), i prezzi dell’apparecchio in esame vanno da circa 50 Euro sino a raggiungere – o superare – i 100 Euro circa. E le marche specializzate verso cui veicolare il proprio acquisto? De’Longhi, Honeywell, AEG, sono alcuni nomi a cui fare riferimento, così come Trotec, Argoclima, Zephir.