Sono un piatto appartenente alla tradizione culinaria giapponese, da gustare al ristorante, o più solitamente, come street food, nelle tante bancarelle che animano le strade delle città. Parliamo dei takoyaki (polpo alla griglia, da tako, che significa polpo, e yaki, che vuol dire cotto alla piastra), prelibate polpette di polpo pastellate con farina di grano, mescolate a tempura, benishouga (zenzero di colore rosso marinato) e cipollotti verdi. E ricoperte, una volta fritte, da salsa Otafuku, di sapore dolciastro e dal retrogusto quasi amaro. Ma come vengono preparate? Presto detto. Ci si serve di una particolare piastra, fatta di una serie di incavi tondi in cui è versato il composto, composto che essendo però molto liquido tenderà a disporsi anche fuori dei predetti incavi (in cui si formeranno, appunto, le polpette): aiutandosi con appositi bastoncini, il composto andrà dunque ricollocato nelle cavità, per consentire ai takoyaki di rimanere separati gli uni dagli altri. A metà cottura – quando la pastella non è più liquida – le semisfere andranno poi girate, per garantire la loro cottura anche sull’altro lato. Servite appena pronte in porzioni da 8 pezzi, in una barchetta di carta o di bambù, hanno un prezzo davvero modico, di circa 500 yen, cioè 3,88 euro.
Come scegliere la migliore macchina per takoyaki
Originari di Osaka, i takoyaki sono una vera e propria ghiottoneria, a cui è difficile resistere; consumati spesso come piatto unico, sono in commercio anche congelati, consumati dai giapponesi dopo averli scaldati con il forno a microonde. Molto diffusa è anche l’abitudine di cucinarli con un fornello portatile in occasione di pic-nic. Ma se si volesse acquistare una macchina per realizzarli a casa propria? Come ci si dovrebbe muovere? Soprattutto per chi non è molto pratico al riguardo saranno sicuramente di estremo aiuto alcuni criteri-guida, per compiere una scelta ponderata e che non lasci delusi. Li scopriamo insieme nei paragrafi che seguono.
Dimensioni e maneggevolezza
Quello delle dimensioni è il primo aspetto da considerare al momento della scelta, perché strettamente legato all’uso che dell’apparecchio si desidera fare. Ed è un aspetto che andrà valutato ancor prima del prezzo: l’ideale sarebbe trovare un ottimo compromesso, che non trascuri né lo spazio a propria disposizione, né la facilità di spostamento della macchina per takoyaki, né il budget stanziato per l’acquisto.
Materiali e accessori
Resistenti e duraturi nel tempo, i materiali adoperati per la realizzazione del dispositivo in oggetto vedono solitamente l’alluminio o la ghisa, di elevata solidità, ed una superficie antiaderente, così da poter cucinare con comodità ed agevolezza. In dotazione, in determinati modelli, troviamo come accessori le apposite pinzette per takoyaki.
Pulizia
Non bisogna trascurare la pulizia della macchina per takoyaki, che è semplice e immediata: basta infatti adoperare una spugna – non abrasiva perché potrebbe danneggiare la macchina stessa – e un po’ di detersivo per i piatti.
Prezzi e marche specializzate
Come per ogni elettrodomestico, anche per il dispositivo in esame il prezzo ha un ruolo di tutto rispetto. Attenzione, però, a non farsi tentare da “false” offerte, che a fronte di un costo apparentemente vantaggioso, sono lacunose su aspetti fondamentali al momento dell’acquisto, ossia le caratteristiche, le prestazioni ed i presupposti di garanzia del prodotto. Occhio, dunque, a non compiere una scelta affrettata. Generalmente, il costo di una macchina per takoyaki va da circa 20 Euro a 60-70 Euro, ma può anche raggiungere, per determinati modelli, i 100 Euro o cifre superiori. E le marche specializzate verso cui indirizzarsi? StarBlue, Kolark, Iwatani, Duokon, sono alcuni nomi di riferimento, per una migliore selezione.