Chi ama la cucina alla brace o alla griglia, e magari dispone di un terrazzo o di un giardino, non potrà fare a meno di un girarrosto elettrico, che cuoce in maniera uniforme la carne (ma anche il pesce), esaltandone il sapore: morbida e gustosa all’interno, dorata e croccante all’esterno. Diffuso in tutto in mondo, questo pratico elettrodomestico per uso casalingo o commerciale (nei ristoranti o nelle rosticcerie) utilizza il motore elettrico per far ruotare lentamente la carne davanti all’elemento riscaldante, come generalmente il barbecue. Può tuttavia trovare utilizzo anche con altri metodi di cottura, quali il forno a legna o il camino.
L’asta su cui infilzare la carne – sia essa pollo, maiale o vitello, a titolo esemplificativo – è lo spiedo, la cui misura è decisiva per la tipologia di prodotto e per la possibilità di cuocere più alimenti nello stesso tempo: si sottolinea infatti, in merito, la presenza sul mercato di modelli di girarrosto forniti di una serie di spiedi di misura, sezione e spessore differenti. Ma come scegliere il “migliore” girarrosto elettrico? Quello più indicato per le proprie esigenze? Ce ne occupiamo proprio qui di seguito, fornendo un’utile guida in tal senso.
Come scegliere il migliore girarrosto elettrico
Oggigiorno molto apprezzato, il girarrosto elettrico agevola in grande misura la preparazione di ottima carne allo spiedo, consentendo a tutti, anche a chi è alle prime armi, di ottenere buoni risultati. Ma come indirizzare in maniera consapevole il proprio acquisto? Partendo innanzitutto da quelle che sono le considerazioni relative alla tipologia e frequenza di utilizzo dell’elettrodomestico in oggetto, nonché agli alimenti da cuocere e alla fonte di calore che si desidera adoperare.
Così, ad esempio, se si intende cucinare carne di peso contenuto, come pollame o spiedini, non sarà il caso di acquistare un girarrosto per maialino o porchetta, dalla potenza superiore; così come se la quantità di carne da arrostire non è tanta, forse sarebbe preferibile “accantonare” detto acquisto, propendendo invece per un fornetto con la funzione di girarrosto.
Ai fini di una giusta scelta – scevra di dubbi ed incertezze – cominciamo dunque con l’elencare i vari tipi di girarrosto disponibili sul mercato, procedendo poi, nei paragrafi che seguono, con gli altri imprescindibili parametri di riferimento, sottesi alla scelta stessa.
Tipologia
3 sono le tipologie di girarrosto disponibili sul mercato, che elenchiamo qui di seguito.
- Girarrosto orizzontale. Probabilmente il più conosciuto, questo modello, disponibile in differenti misure, forme e prezzi, ha la caratteristica di arrostire la carne senza seccarla, perché mantiene intatti i succhi. Di contro, è necessario trovare un giusto equilibrio perché funzioni nel modo più efficiente: se la carne non è ben collocata sullo spiedo, infatti, la rotazione potrebbe non essere ottimale e quindi “inficiare” la cottura.
- Girarrosto verticale. Si differenzia dal modello procedente solo per quanto concerne la rotazione e la direzione dello spiedo, rivolte verso l’alto: lo spiedo infatti – come si deduce facilmente dal nome stesso di questa tipologia di elettrodomestico – non è orizzontale ma verticale. I vantaggi? La “non necessità” di equilibrio innanzitutto, richiesta invece dal girarrosto orizzontale, ma anche il risparmio di spazio, dunque un minor ingombro. D’altro canto, tuttavia, i succhi della carne prodotti durante la cottura tenderanno a scendere verso il basso: meno grassi, pertanto, un aspetto positivo “per molti ma non per tutti”, perché la carne sarà sicuramente più sana, ma perderà gran parte del suo sapore.
- Fornetto con girarrosto. Non “nato” appositamente per la carne allo spiedo, questo modello ricorda per la forma il fornetto a microonde: se ne differenzia per la possibilità di installare, all’interno, anche uno spiedo, che ruota per arrostire la carne servendosi del calore emesso da una resistenza elettrica.
Caratteristiche strutturali
È di fondamentale importanza che il girarrosto elettrico sia realizzato con materiali di buona qualità, come l’acciaio inossidabile, che inoltre deve prevedere la certificazione di compatibilità con alimenti. Anche la larghezza dello spiedo e la sua portata massima hanno il giusto rilievo: in merito, 10-15 Kg sono sufficienti per un utilizzo familiare del prodotto, laddove invece 30-40 Kg “si impongono” nel caso di frequenti cene e grigliate con numerosi ospiti. Alcuni modelli, poi, come già anticipato ad inizio trattazione, possono disporre di più spiedi, di misura, sezione e spessore differenti.
Attenzione, nella valutazione della lunghezza di uno spiedo azionato elettricamente, a che il motore non si trovi molto vicino alle fiamme o alle braci.
Rientrano nella caratteristiche strutturali dell’elettrodomestico in oggetto ovviamente le sue dimensioni, che “entrano in gioco” ai fini della tipologia e grandezza di carne da arrostire: un modello compatto sarà da scegliere solo se ad essere cotti sono piccoli pezzi di carne, mentre maialini ed agnelli interi richiederanno un modello più grande. Le dimensioni, poi, vengono in considerazione anche qualora si desideri adoperare il girarrosto elettrico con il barbecue, in quanto occorrerà controllare nel dettaglio le misure di quest’ultimo per scegliere un modello compatibile. Senza altresì trascurare, in quella che è la valutazione delle dimensioni, lo spazio che l’elettrodomestico in oggetto andrà ad occupare quando non sarà utilizzato.
Concludiamo il parametro della struttura con la possibilità di regolare l’altezza, utile sia per la tipologia di prodotto da cuocere, che per la fonte di calore adoperata.
Temperatura e velocità
La temperatura è strettamente legata a quelle che sono le esigenze personali: un controllo preimpostato offre una maggiore comodità, un’opzione specifica, invece, permette una maggiore precisione nella cottura. Variabile è la velocità della rotazione nei modelli di girarrosto elettrico semiprofessionali, per cuocere in modo perfetto ed uniforme qualsivoglia alimento: è, comunque, sempre molto bassa, 2-3 giri all’ora, per una cottura ottimale delle carni.
Praticità di utilizzo e design
La maggior parte dei girarrosti elettrici è di facile utilizzo, tuttavia alcuni “quid plus” concorrono ad un’ulteriore agevolazione in tal senso.
Controlli immediati ed intuitivi, ad esempio, semplificano il processo di cottura delle carni, così come parti smontabili lavabili in lavastoviglie, previste in diversi modelli, favoriscono le operazioni di pulizia.
Una breve nota la merita il design, che sebbene non determinante ai fini della propria scelta, può “fare la differenza” qualora si cerchi un prodotto che si abbini ai colori della propria cucina, possibilità, questa, contemplata da alcuni girarrosti.
Prezzi e marche specializzate
Acquistabili in punti vendita specializzati in articoli da giardino, ma anche in centri commerciali oppure online, i girarrosti elettrici hanno prezzi variabili, a seconda dei materiali adoperati e della loro solidità, deIle dimensioni, e della disponibilità di più spiedi: generalmente si va da 50 ai 150 Euro circa, nei modelli maggiormente semplici, a cifre di anche oltre 400 Euro nei modelli più professionali o dallo stile elaborato.
E le marche specializzate? Perez Metal Designer e Allegri sono i nomi di spicco nel settore, ma vanno citati anche altri brand, come ad esempio Klarstein, MVPower e Falci. Si consiglia, sul punto, di rivolgersi in ogni caso a ditte conosciute, per essere certi di aver portato a casa un buon prodotto, del quale non si resterà delusi o insoddisfatti.