Uno degli articoli più utili in cucina è senza dubbio il tritacarne. Si tratta di un utensile che ci viene in aiuto quando dobbiamo macinare la carne e preparare pietanze saporite come il ragù , le polpette e gli hamburger. In commercio si trovano modelli di vario tipo e dal costo differente: in questa guida proveremo ad illustrarvi le caratteristiche principali di questi prodotti, sia manuali che elettrici, aiutandovi a scegliere il dispositivo migliore per voi.
Come scegliere il miglior tritacarne
Di tritacarne in circolazione ve ne sono davvero tanti: il prezzo e i materiali usati per la realizzazione cambiano a seconda del modello scelto. Se vogliamo usare questo elettrodomestico in modo occasionale perché magari di domenica ci piace metterci ai fornelli per preparare un gustoso ragù o le polpette che tanto amano i nostri nipotini, possiamo anche optare per un prodotto in plastica, economico e poco ingombrante.
Se invece vogliamo fare un uso più intenso di questo elettrodomestico, possiamo orientarci per un tritacarne in acciaio inox. Questi apparecchi sono naturalmente più resistenti e vengono prodotti dai migliori brand di elettrodomestici. L’acciaio inox è un materiale che assicura una vita più lunga al nostro tritacarne nonché una maggiore stabilità. Questo materiale è anche più semplice da pulire. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un costo sicuramente più alto. Potremmo però dire che la spesa viene ammortizzata con il passare del tempo grazie anche alla funzionalità e alla versatilità dell’articolo comprato.
Manuale o elettrico?
Prima di acquistare un tritacarne, dobbiamo considerare le sue caratteristiche strutturali e tecniche. Solo in questo modo sarà possibile scegliere il prodotto più adatto alle rispettive esigenze. Il primo aspetto da considerare riguarda il funzionamento dell’articolo da cucina.
Il tritacarne manuale non ha bisogno di alcuna alimentazione a differenza dei modelli elettrici. A quest’ultima categoria appartengono, invece, due tipologie di prodotti: i tritacarne caratterizzati da cinghia di distribuzione e quelli che lavorano solo grazie ad un motore.
I tritacarne manuali sono prodotti poco costosi. La loro struttura è semplice così come il funzionamento. Il pezzo di carne va inserito in un vassoio: dopo aver esercitato molta pressione l’alimento andrà a finire nel vano in cui è presente un coltello rotante. Questa componente serve a tagliare la carne e a spingerla in direzione dei fori in modo che l’alimento venga macinato. Uno dei punti deboli di questi articoli manuali è proprio quello di dover esercitare una certa pressione. Insomma bisogna metterci forza quando andiamo a lavorare grandi quantità di carne. C’è da dire, però, che quando le lame sono affilate, i risultati sono veramente ottimi. La carne non perde né consistenza, né succo.
Discorso diverso per i tritacarne elettrici che si dividono in due tipologie: i prodotti con cinghia di distribuzione e quelli senza cinghia. Nel primo caso il motore è fissato sia all’albero che alla cinghia e consente dunque una migliore dispersione della potenza. Nei tritacarne senza cinghia di distribuzione il motore risulta, invece, unito soltanto all’albero. I tritacarne con cinghia di distribuzione sono molto più potenti. Il funzionamento però è simile in entrambi i casi. Anche qui sono presenti delle lame che consentono di tagliare la carne per poi spingerla verso i fori da cui uscirà il macinato.
I tritacarne elettrici consentono di macinare la carne in poco tempo. Il tutto avviene in modo automatico. Con questi prodotti è possibile lavorare anche altri prodotti: frutta secca, formaggi e pomodori.
Nel caso dei dispositivi elettrici i punti deboli sono rappresentati da un maggiore consumo di energia e dalla rotazione delle lame che è più veloce e dunque rischia di compromettere la qualità della carne.
La struttura
I tritacarne in commercio sono sia in plastica che in metallo. In entrambe le tipologie i coltelli e i dischi sono in acciaio in modo che non siano soggetti ad usura e deterioramento materico.
I tritacarne in plastica sono modelli piccoli e leggeri. Non presentano al loro interno un motore ma solo una manovella che ne consente il funzionamento.
I tritacarne in plastica non sono in grado di lavorare tutti i tipi di carne. I dispositivi in alluminio o in acciaio inox sono al contrario più ingombranti, resistenti e capaci di lavorare qualsiasi tipo di carne. Al loro interno presentano un motore. Chi intende fare uso di un tritacarne in modo intensivo deve orientarsi su un prodotto in metallo. Altro fattore da prendere in considerazione al momento della scelta del prodotto è quello delle dimensioni: ci sono tritacarne compatti e quelli più voluminosi. Questi ultimi vanno valutati quando abbiamo spazio a disposizione in cucina.
Gli accessori
I tritacarne possono essere accessoriati o meno: il tutto dipende dalla fascia di prezzo a cui appartengono. Le componenti aggiuntive sono rappresentate maggiormente dai dischi che servono a stabilire il tipo di macinatura.
I dischi sono il cuore di un tritacarne. In base a questi elementi viene stabilito lo spessore del macinato che può essere grosso o fine a seconda del piatto da preparare.
Per un ripieno di pasta fresca è chiaro che occorra un macinato molto fine mentre per il ragù i pezzi di carne devono essere più grandi anche perché dovranno restare sul fuoco per parecchie ore. Il nostro suggerimento è acquistare un tritacarne caratterizzato da tre dischi intercambiabili. Tra gli accessori più richiesti c’è poi il cono usato per realizzare le salsicce o per il paté. Inoltre in commercio ci sono dischi per la preparazione di pomodori per passata o per lavorare i formaggi. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Tra gli accessori extra ci sono poi anche il pressino che serve a spingere la carne all’interno del dispositivo, la ciotola in cui viene versato il macinato ed il vassoio su cui va posizionata all’inizio la carne cruda che andremo a macinare.
La pulizia
I tritacarne elettrici sono molto semplici da pulire: le varie componenti si possono estrarre e lavare sia sotto l’acqua corrente che in lavastoviglie. Il corpo macchina, naturalmente, non può essere lavato perché all’interno c’è il motore. Ciò comprometterebbe il funzionamento dell’intero apparecchio.
I tritacarne in plastica possono essere lavati interamente per l’assenza di motore e fili elettrici. Ci sono poi alcuni modelli molto economici che non consentono una pulizia molto accurata: in questi casi è possibile lavare solo le componenti esterne, ossia i dischi, il vassoio e la ciotola.
Le migliori marche e le fasce di prezzo
Negli ultimi anni in commercio si trovano tritacarne in grado di lavorare anche pomodori e grattugie. Oltre ad essere prodotti molto utili e funzionali sono anche pezzi da arredo. In alcuni casi infatti il design di questi apparecchi è molto curato. Tra le principali case produttrici ci sono: Kenwood, Borsch, Rgv, Clatronic e Kitchen Craft. Il nostro suggerimento è sempre quello di affidarsi a marchi famosi che possano garantire maggiore qualità ai prodotti, nonché assistenza prima, durante e dopo l’acquisto.
Il costo varia a seconda del modello scelto: ci sono prodotti essenziali ed altri più accessoriati. Appartengono ad una fascia di prezzo bassa i tritacarne che hanno un costo compreso tra i 15 e i 45 euro. Si sale poi ad una fascia intermedia di prezzo con apparecchi dal costo tra i 45 euro e i 100 euro sino ad arrivare a prodotti che costano tra i 100 e i 300 euro. I modelli più avanzati tecnologicamente e più sofisticati hanno un prezzo maggiore di 300 euro.