Sfrutta il classico metodo di cottura del forno statico e ventilato combinandolo con quello a vapore, dando vita a piatti al tempo stesso saporiti e salutari. Ci riferiamo al forno a vapore, un elettrodomestico che circoscritto da principio ad un uso prettamente professionale, ha finito poi con il diffondersi anche tra le case, complici l’attenzione verso la propria salute e l’importanza sempre maggiore assunta dall’arte culinaria nell’ambito della società odierna.
Prezioso alleato per coloro i quali desiderano condurre uno stile di vita sano senza però perdere di vista i sapori, esso non “intacca” le proprietà nutritive ed organolettiche dei cibi, che mantengono il giusto grado di umidità: l’utilizzo dell’acqua consente di non bagnare i cibi stessi con troppo condimento, rendendoli più sani e digeribili. E l’aggiunta del vapore può essere regolata nel livello di intensità in base alla specifica pietanza che si sta cucinando: verdure, carne arrosto, pesce, ed anche pane, pizze e focacce croccanti e dorate. Ma come funziona, nello specifico, il forno a vapore? Presto detto: dispone di un serbatoio integrato nella propria struttura, destinato all’accumulo acqua, poi vaporizzata e adoperata per la cottura.
Come scegliere il migliore forno a vapore
Adatto per coloro i quali prediligono un’alimentazione sana e gustosa al tempo stesso, il forno a vapore si fa apprezzare anche per i ridotti consumi energetici, dovuti alla cottura degli alimenti a basse temperature ed in tempi inferiori. Ciò spiega l’ampia diffusione del prodotto negli ultimi tempi. Ma come scegliere il “migliore” forno a vapore? Quello più rispondente alle proprie necessità? Sul punto, una prima scrematura è data dai diversi modelli presenti in commercio, quelli ad incasso e quelli “compatti”, facilmente adattabili a qualunque contesto. Ecco, dunque, come lo spazio a propria disposizione diventa di importanza primaria in sede di acquisto. Ma anche altre caratteristiche, o meglio, criteri-base, sono da considerare, come la potenza o le funzioni contemplate dal forno. Ce ne occupiamo nei paragrafi che seguono.
Dimensioni
Sono un fattore a cui badare, per non incorrere in un errato acquisto. Come or ora anticipato, i forni a vapore sul mercato possono essere sia ad incasso che “mini”, tenendo così conto delle diverse esigenze degli utenti. I primi si rivelano la scelta migliore qualora la propria sia una cucina ampia e le persone da sfamare siano molte, laddove invece i secondi sono da preferire in presenza di spazi esigui – così da poter essere collocati agevolmente ovunque – oppure se si vive da soli.
I forni ad incasso, d’altro canto, come è facilmente intuibile, avranno una maggiore capienza, e permetteranno una migliore sistemazione delle diverse pietanze, ma, di contro, avranno un costo superiore. Per quanto concerne in particolare la capienza, si può optare per forni a vapore con capacità che va da circa 35/40 l a 75/80 l, in base alle dimensioni del forno stesso, grandi, medie o piccole. Nel considerare le dimensioni di questa tipologia di forno, poi, occhio anche a quelle esterne.
Modalità di cottura e programmi
Alle 4 modalità di cottura abitualmente presenti nel forno a vapore – tradizionale con forno statico, ventilato, grill, vapore – possono aggiungersene altre, come lo scongelamento e la lievitazione, o un app dedicata per controllare lo stato di cottura anche da remoto.
In merito ai programmi, se non si è particolarmente esperti o non si dispone di molto tempo, il suggerimento è quello di affidarsi a programmi preimpostati, da selezionare agevolmente. Detti programmi, ovviamente, comportano l’accensione e lo spegnimento in automatico del dispositivo, ma è possibile decidere di utilizzare quest’ultimo in maniera libera, servendosi del tradizionale timer con avviso sonoro.
Diversi forni prevedono poi un cospicuo numero di ricette: in tal caso, una volta selezionata quella di proprio gradimento, l’elettrodomestico in oggetto imposterà automaticamente temperatura, durata e quantità di vapore da adoperare.
Livello di temperatura
Il forno combinato a vapore consente di impostare un livello di temperatura compreso tra 30°- 50°C e 250°- 275°C: estremamente importante è che la temperatura stabilita sia quella all’interno e che sia raggiunta immediatamente, per un risparmio energetico e per una cottura perfetta. Da sottolineare, in dotazione ai migliori modelli in commercio, una sonda con sensore di temperatura per cuocere la carne o altri piatti nel migliore dei modi.
Sportello, display digitale, comandi
Sportelli con 2-3 vetri termoresistenti sono presenti in molti forni a vapore: ciò vuol dire che lo sportello dei forni stessi resta freddo, un risparmio di energia ed una sicurezza specie se in casa ci sono bambini. Premesso che i comandi possono essere sia manuali che touch, ciò che caratterizza l’elettrodomestico in oggetto è la presenza di un display digitale, tramite cui è possibile non solo selezionare i programmi, ma anche seguire la cottura, ad esempio, o la temperatura.
Classe energetica
Come già accennato, il forno a vapore assicura un discreto risparmio energetico: in particolare, la maggior parte dei prodotti in commercio appartiene alle classi energetiche A, A+ e A+++, a quelle categorie cioè che permettono un consumo energetico assai limitato.
Modalità di prelievo dell’acqua
Sono 3 le diverse modalità di prelievo dell’acqua contemplate dai forni a vapore:
- Caldaia interna. All’interno del vano cottura è inserita manualmente una vaschetta, così che il calore originato dalle resistenze elettriche porta ad ebollizione l’acqua producendo il vapore per la cottura della pietanza desiderata. Questa modalità, tuttavia, non è da preferire, sia perché non consente di “governare” il quantitativo di vapore acqueo da usare, sia perché necessita di una temperatura superiore ai 100°C.
- Allaccio diretto. In questo caso l’acqua è prelevata dall’impianto idrico di casa, il che richiede un’organizzazione dell’ambiente tale da prevedere detto sistema. Un sistema che, dall’altra parte, consente però di gestire la quantità di vapore da adoperare.
- Caldaia esterna. Probabilmente la scelta più vantaggiosa, quella della vaporizzazione attraverso caldaia esterna consente di “dosare” la quantità di aria e di vapore che si intende utilizzare, nonché di effettuare un’accurata pulizia della vasca, essendo questa agevolmente smontabile.
Pulizia e manutenzione
Il migliore forno a vapore prevede la funzione autopulente, la cosiddetta pirolisi, che distrugge i residui organici mediante il calore. Efficiente e rispettosa dell’ambiente, detta funzione prevede che il forno avvii un ciclo di pulizia con blocco dello sportello e riscaldamento delle pareti dello stesso a temperature assai elevate. Raffreddatosi il forno, lo sportello si sblocca, e può avere inizio la pulizia con un semplice panno.
Prezzi e marche specializzate
I prezzi del prodotto oggetto di questa trattazione vanno da circa 300-400 Euro a circa 1000 Euro e più nei modelli top di gamma: la scelta cadrà sul modello più consono alle proprie esigenze, tenuto conto ovviamente delle prestazioni offerte dal modello stesso.
E le marche specializzate? Sicuramente Miele, Smeg, Electrolux e Ariston, ma anche Siemens, Bosch, Candy e Gaggenau, ed ancora AEG, Panasonic e Klarstein.