Non solo panini, fette di pane, toast o piadine, ma pure carne ed ortaggi, che risulteranno cotti a puntino ed in tempi rapidi: l’ideale sia per i tempi stretti con i quali la nostra società è oramai abituata a convivere, che per chi non ama particolarmente stare tra pentole e fornelli. Il tostatore – che prende il nome anche di tostiera, tostatrice, tostapane o piastra per toast, in base alla struttura, alle prestazioni, e alle diverse funzioni che caratterizzano il singolo modello – si rivela così un valido aiuto in cucina, perfetto per riscaldare così come per grigliare una gran varietà di piatti, e senza adoperare o sporcare altri strumenti. Risultando, per ciò stesso, assai più versatile del “classico” tostapane verticale, da preferirsi qualora si desideri specialmente tostare singole fette di pane, per poi mangiarle da sole oppure “metterle insieme” per farne un sandwich. Il tostatore (o tostiera) orizzontale – su cui concentriamo la nostra trattazione – si sviluppa al contrario “in lunghezza”, e garantisce un maggiore spazio tra le due piastre bollenti, offrendo così la possibilità di essere adoperato anche per le verdure grigliate, la carne bianca o rossa, gli spiedini.
Come scegliere il migliore tostatore
Offre una gustosa alternativa alla tradizionale colazione “dolce”, fatta di cornetto e caffè o cappuccino, ma è ideale anche per realizzare una cena a tutti gli effetti. E benché lo si usi in primis per il cuocere il pancarré, il tostatore può abbrustolire anche panini già farciti, carne, wurstel e verdure, come poc’anzi anticipato. Pratico e semplice nel funzionamento, così come nella manutenzione, questo piccolo elettrodomestico si apre a libro, caratterizzandosi per la presenza di piastre interne riscaldate da resistenze elettriche, come avremo modo di vedere più avanti nel corso della trattazione. E risulta un vero e proprio alleato in cucina, dalla mattina sino alla sera. Ma come scegliere il “migliore” apparecchio? Il punto di partenza è dato dalle proprie necessità, relative essenzialmente al tipo di utilizzo al quale destinare il tostatore: uno professionale ad esempio, pensato per essere adoperato nei bar o nelle tavole calde, presenterà funzionalità avanzate rispetto a quello adibito ad un uso domestico. Un punto, questo, di cui tenere conto in sede di acquisto perché “determinante” la scelta più adeguata ai bisogni personali. Andranno poi valutate le specifiche tecniche dell’apparecchio, ossia la potenza ed i relativi consumi, così come le dimensioni e le stesse funzioni. Prima, però, è opportuno soffermarsi in breve su quelli che sono gli aspetti prettamente strutturali dell’apparecchio stesso: ce ne occupiamo proprio qui di seguito.
Struttura
Adoperabile come una vera e propria griglia, il dispositivo in oggetto “deve” la sua qualità essenzialmente a quella delle sue superfici di cottura, in quanto sono dette superfici ad incidere sull’efficienza e versatilità del dispositivo stesso.
Ci si riferisce alle due piastre richiudibili e sovrapponibili, riscaldate da una resistenza interna, e poggianti su quattro piedini antiscivolo che assicurano stabilmente alla superficie di appoggio, garantendo altresì comodità nell’utilizzo del tostatore. Quasi tutti gli apparecchi di questa tipologia mostrano analoga struttura, ma si sottolinea la presenza in commercio di tostatori con piastra superiore che può essere adattata e regolata nell’altezza attraverso uno specifico perno: ciò consente di riscaldare pure panini imbottiti o alimenti di cospicuo spessore, senza il rischio di una pressione eccessiva che potrebbe compromettere il buon esito con la fuoriuscita dei liquidi.
Le piastre che costituiscono l’elettrodomestico in esame possono essere lisce, rigate, fisse o removibili. Nello specifico, griglie lisce – tipiche degli apparecchi di uso nei ristoranti e nei bar – sono progettate per riscaldare panini, focacce e sandwich, mentre piastre rigate si rivelano indicate per la cottura di carne e verdure. La distinzione tra piastre fisse o removibili, invece, fa riferimento alla tipologia di struttura del dispositivo: nel primo caso non è possibile staccare dette piastre dal resto del corpo del dispositivo stesso, cosa che al contrario potrà essere agevolmente effettuata nel secondo.
Una nota aggiuntiva, all’interno della struttura del prodotto in esame, va al cavo di alimentazione (essendo in presenza di uno strumento elettrico), la cui lunghezza – generalmente compresa tra 80 cm e 1 m – influisce sulla sfera d’azione e sulla conseguente maggiore o minore praticità di utilizzo dell’apparecchio. Il vano avvolgicavo, infine, consente di avvolgere il filo nel momento di inutilizzo dell’apparecchio stesso: così da limitare il fattore ingombro e riporre ordinatamente il proprio tostatore.
Materiali
Nella realizzazione di un tostatore, senza dubbio materiali che non si deformano in presenza di elevato calore fanno letteralmente la differenza. Da questo punto di vista, la maggior parte dei modelli ha la parte esterna in plastica BPA free o in acciaio inox, così come il manico, dall’impugnatore ergonomica, spesse volte posto nella parte frontale superiore del dispositivo.
Particolare rilievo va ai materiali delle piastre, tra i quali il più funzionale risulta essere il teflon, caratterizzato da buona conducibilità del calore, leggerezza, e antiaderenza. E da un peso davvero contenuto, di circa 1 o 2 kg. Il materiale tuttavia più adoperato – specie nei modelli professionali – è la ghisa, capace di diffondere il calore in maniera più uniforme, a tutto vantaggio della cottura degli alimenti. Ed inoltre assai agevole da pulire, perché scrostabile con una spazzola metallica, senza il rischio di alcun graffio. Unico “neo”, il peso, che può raggiungere anche i 4 kg.
Piastre antiaderenti, infine, garantiranno cibi non attaccati alle piastre stesse, con conseguenti operazioni di pulizia non impegnative a farsi: un consiglio in merito, per ridurre ulteriormente l’impegno della fase di detersione, è quello di avvolgere gli alimenti – da riscaldare o cuocere – in un foglio di alluminio o nella carta da forno, così da limitare il contatto tra la griglia e l’alimento, senza però alterare il gusto degli ingredienti.
Dimensioni
Quello delle dimensioni del tostatore è un fattore strettamente legato allo spazio di cui si dispone nella propria cucina: va da sé che trattandosi di un apparecchio sviluppantesi in orizzontale, come prima cosa bisognerà tener presente che l’apparecchio stesso sarà da collocarsi su un piano d’appoggio che permetta di eseguire agevolmente il movimento di apertura e chiusura delle piastre.
Fatta questa premessa, le dimensioni del dispositivo oggetto di questa trattazione mutano in relazione al singolo modello, ed in particolare in relazione alla grandezza della piastra grill: non siamo, tuttavia, in presenza, di un dispositivo di particolare ingombro. Un tostatore “standard”, di dimensioni compatte, misurerà circa 25 x 25 x 20 cm, ed offrirà spazio sufficiente per due toast l’uno accanto all’altro, o per piccoli quantitativi di cibo; uno invece di dimensioni maggiori (anche superiori ai 30 cm), dalle piastre più ampie, permetterà di cuocere più pietanze o di riscaldare più panini nello stesso momento, ottimizzando così i tempi ed i consumi.
Potenza
Va considerata dal punto di vista del wattaggio e dei livelli di regolazione della temperatura. In merito al primo punto, la potenza è di solito compresa tra i 500 W dei modelli meno potenti, e i circa 1800 W di quelli più avanzati. Un dato, questo, che ovviamente si ripercuote sulla maggiore o minore rapidità di tostatura delle fette di pane, e sulla più veloce ed efficiente cottura in genere dei cibi. Dunque sull’aspetto legato alla versatilità dell’apparecchio e alle diverse possibilità di utilizzo (per carni alla griglia o verdure ad esempio).
La possibilità di impostare differenti livelli di temperatura, invece, consente un migliore adeguamento della temperatura stessa allo specifico alimento da cuocere. Livelli, i predetti, mancanti nei modelli più semplici ed essenziali, e presenti al contrario in quelli più avanzati, che offrono quasi sempre da 4 a 6 differenti selezioni.
Funzioni
Variabili in base al singolo modello, le funzioni sono un fattore di tutto rispetto da considerare in sede di acquisto perché influiscono non solo sul prezzo finale ma anche sull’uso pratico del dispositivo in oggetto. Va da sé che ad un maggior numero di funzioni corrisponderà un prodotto più avanzato ed un costo superiore. Detto ciò, ecco elencate qui di seguito le funzioni riscontrabili in un tostatore:
- piastre interscambiabili, cioè la possibilità di introdurre nell’apparecchio piastre di forme differenti, ad esempio lisce, per cuocere i waffles;
- riscaldamento veloce, una funzione che permette di adoperare l’apparecchio in tempi assai rapidi. Solitamente è un led luminoso a segnalare il raggiungimento della temperatura;
- spegnimento automatico, funzione propria dei modelli più costosi, tramite cui il tostatore si spegne autonomamente dopo un determinato periodo di inutilizzo. Risulta molto utile, perché evita possibili e spiacevoli incidenti.
Pulizia e manutenzione
Una nota va alla pulizia del tostatore, indispensabile se si considera che si tratta di un apparecchio adoperato in genere quotidianamente, ed anche più di una volta al giorno. Assai semplice – specie in presenza di piastre antiaderenti, su cui i cibi non si attaccano – detta operazione di pulizia richiede l’utilizzo di una spugnetta bagnata, mentre dispositivi caratterizzati da piastre removibili consentono un lavaggio a mano o in lavastoviglie delle piastre stesse. Un’asciugatura attenta, poi, rappresenta l’ultimo step da effettuare.
Prezzi e marche specializzate
Variabili in base alle caratteristiche specifiche del singolo prodotto – materiali adoperati, funzioni, dimensioni – i prezzi di un tostatore sono orientativamente compresi tra 15-20 Euro e cifre superiori (anche di molto) a 100 Euro, le quali ultime sono ovviamente riferite ad un prodotto dalle numerose prestazioni, per lo più di uso professionale. La scelta, come sempre, è legata a quelle che sono le esigenze di ciascun utilizzatore.
Per quanto concerne invece le marche del settore, sono diversi i nomi sul mercato a cui poter fare riferimento: Rowenta, Aigostar, Russell Hobbs sono alcuni suggerimenti, così come Imetec, Ariete, Moulinex: l’importante è veicolare la propria scelta verso brand conosciuti, in modo tale da essere certi di portare a casa un apparecchio qualitativamente valido, nonché sicuro ed efficace nell’uso.